Ecco come nasce il Blue Monday: frutto di un calcolo matematico che mette insieme alcune variabili che condizionano il nostro umore.
E’ il terzo lunedì di gennaio che, ogni anno, viene definito come il giorno più triste dell’anno. O meglio noto come “Blue Monday”. Ma da cosa nasce questa definizione, e perché proprio oggi, lunedì 15 gennaio, sarebbe la giornata meno felice per ognuno di noi? Ce lo spiega l’equazione del dottor Cliff Arnall.
La formula dietro il Blue Monday
Il “Blue Monday” viene spesso etichettato come il giorno più triste dell’anno. Questa idea, nata nel 2005, è attribuita allo psicologo britannico Cliff Arnall, che ha sviluppato una formula matematica che considera variabili come il clima invernale, il senso di colpa per i soldi spesi durante le festività natalizie e la difficoltà di mantenere i buoni propositi di Capodanno.
Il calcolo dell’esperto britannico ha avuto origine da una collaborazione con la compagnia di viaggi Sky Travel, che l’ha utilizzata per una campagna pubblicitaria.
Tuttavia, la formula matematica di Arnall è stata criticata da molti scienziati, che la definiscono “farsesca e priva di fondamento scientifico“. Secondo il neuroscienziato Dean Burnett, le variabili considerate sono “arbitrarie, impossibili da quantificare e in larga parte incompatibili tra loro”.
Il parere degli esperti
D’altra parte Alessandra Bondi, psicologa e psicoterapeuta, sostiene che il “Blue Monday” è più un fenomeno sociale che una realtà scientifica. La tristezza è un’emozione fisiologica che può manifestarsi in qualsiasi giorno dell’anno, non necessariamente il terzo lunedì di gennaio.
La psicologa sottolinea anche il rischio di banalizzare il tema della salute mentale, confondendo la tristezza con la depressione o altre patologie. Nonostante tutto, si tratta di un fenomeno che è diventato ormai una tradizione, con l’hashtag che circola sui social media ogni terzo lunedì di gennaio. Gli esperti offrono consigli su come affrontare questo giorno, suggerendo di accogliere e ascoltare la tristezza quando arriva, piuttosto che farsi suggestionare da strane teorie.
